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Il riso in Gadda è un'istanza pervasiva e composita: le forme in cui si manifesta variano dal comico alla satira, dal grottesco all'umorismo, dal sarcasmo al pastiche. Questo libro cerca di indagare le origini profonde di una marca tanto visibile della pagina gaddiana, e di chiarire il legame tra esiti spesso contraddittori: particolare attenzione sarà dedicata alle prime opere (dal Racconto italiano alla Cognizione), dove l'intreccio di forme eterogenee sembra talvolta insolubile. L'ipotesi centrale del lavoro è che, in Gadda, la parabola del riso sia legata alla faticosa elaborazione di una poetica romanzesca: fra le ambiguità del primo ambito e quelle del secondo si darà, di conseguenza, un nesso sintomatico. Esaminare le metamorfosi del riso significherà insomma porsi domande più generali sulla fisionomia della narrativa gaddiana: come evolve l'atteggiamento nei confronti del destinatario? in che modo la narrazione allude ai rapporti fra autore e corpo sociale? qual è il ruolo dei singoli registri, nella ricerca di un compiuto pluristilismo? Di simili problemi non va trascurato l'esemplare valore storico: il caso di Gadda ci invita a riflettere sui tortuosi rivolgimenti del riso letterario fra Otto e Novecento, e sulle loro implicazioni con gli sviluppi del genere romanzo.